giorno 65 - 24 ottobre 2006 
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Il canyon Bryce lascia davvero senza parole. Cielo coperto, da nuvoloso a molto nuvoloso, ma il panorama ci ha riscaldato gli animi oggi. Inizialmente abbiamo pensato di fare un giro in elicottero sul parco, poi abbiamo deciso di visitarlo prima a piedi e se avanza tempo di vederlo in volo verso sera. Il ranger all'ufficio turistico ci indica sulla cartina le passeggiate più panoramiche e decidiamo di procedere in senso inverso, ossia inoltrandoci fino all'ultimo punto possibile nel parco e poi retrocedendo verso l'ingresso. Il canyon si sviluppa a destra, mentre a sinistra si estende la pineta abitata dal Signor Bryce e della consorte dal 1875 al 1880 (i coniugi costruirono la prima strada nel canyon per il trasporto del legname).

Non ho il permesso di parlare di gite in bici per 2 giorni, quindi lo scrivo soltanto. In bicicletta sarebbe una gita perfetta. Mi sono ripromessa di tornarci un giorno. La prima passeggiata nella pineta è dal Punto Arcobaleno (2800 m) in fondo al parco, da qui diamo anche la prima occhiata al canyon sulla destra. Rimango veramente a bocca aperta, mi si sgranano gli occhi e mi si mozza il fiato. Incredibile e indescrivibile. I colori delle rocce coprono tutte le tonalità dal rosso al bianco, con ogni gradazione possibile di rosa corallo - le rocce hanno le forme più strambe e insolite: punte, spire, guglie, pinnacoli che sfidano la forza di gravità. Un panorama a 360º da cui non riesco a levare gli occhi. Mi avevano detto che Bryce era molto bello, ma mai me lo sarei immaginato così bello.

Tornati al parcheggio dopo la passeggiata proseguiamo fermandoci a tutti i punti di osservazione lungo la strada. Proprio quando ormai gli occhi si sono quasi abituati alla vista arriviamo all'Anfiteatro, la vista da Bryce Point. Si tratta di un vero e proprio anfiteatro di rocce che uno scherzo della natura ha disposto in semicerchio. Immaginate un milione di cattedrali gotiche l'una di fianco all'altra, strette come la gente sui pullman nell'ora di punta, con le guglie che hanno cominciato a fondere per il calore ma che ancora ritengono parte della loro forma originale. Questo è il panorama dell'anfiteatro: sembrano quelle torrette di sabbia bagnata che facevo in spiaggia da bambina. È proprio così che ricorderò Bryce, una serie infinita di torrette di sabbia rosa. Esiste un sentiero di 27 km per tutto il canyon e passa proprio qua sotto. Impossibile resistere. Decidiamo di scendere e di seguirlo per un po'.

Arriviamo all'ingresso e vediamo che si è fatto tardi per il volo in elicottero e poi le nuvole sono basse quindi la visibilità è ridotta. Ma va bene così, siamo felici come due pasque. Un giorno ci torneremo, non solo in bici ma anche per completare i 27 km di sentiero tra le rocce rosa.

Il canyon di Escalante verso il parco nazionale Bryce.

La serpentina.

Benvenuti al parco nazionale del canyon Bryce!

Prima vista da Rainbow Point.

Il canyon Ponderosa.

Un "ponte" di roccia. In realtà si tratta di un arco.

Punta Farview.

Punta Bryce.

L'anfiteatro Bryce da vicino.

L'anfiteatro Bryce da lontano.

Vista panoramica, con il sentiero visibile tra gli alberi.

La vista dall'inizio della nostra passeggiata.

Altro panorama.

L'anfiteatro.

Scendiamo.

più giù.

Laura si ferma ad aspettare Petino.

Mi è piaciuta questa roccia in bilico a 30 m di altezza.

I tornanti sono così stretti e tortuosi che mi ricordano Lombard St. a San Francisco. Petino è a destra.

Adesso scendo prima io.

I tornanti visti dal basso con altra gente che scende.

Di nuovo dall'alto.
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